Cara Clarina…

 

DOMENICA 10 MARZO 2013, ORE 17,00

CARA CLARINA…

Giuseppe Verdi nel famoso salotto milanese di Clara Maffei

di Emanuele Aldrovandi
regia Mario D’Avino
con la partecipazione del soprano Elena Rossi nel ruolo di Giuseppina Strepponi

e con Sara Fenoglio, Massimiliano Sozzi, Marco Merzi, Fabio Ghidoni, Luca Cattani,
Carla Theya (arpa), Fabrizio Cassi (pianoforte)

produzione Associzione Verdissime.com e Centro Teatrale MaMiMò in collaborazione con l’Unione delle Terre Verdiane

Ingresso euro 20, 15, 10
euro 10 per abbonati Teatro Asioli e Soci MamiMò

In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi  l’Associazione Verdissime.com promuove un’iniziativa dedicata alle donne simbolo della vita del grande Maestro del melodramma italiano.
Dalla collaborazione con il Centro Teatrale MaMiMò di Reggio Emilia nasce l’idea di uno spettacolo inedito di teatro musicale che si terrà nel marzo 2013 nei teatri delle provincie di Piacenza e Parma. Il debutto in ‘prima nazionale’ è previsto il 9 marzo 2013 all’Arena del Sole di Roccabianca.
La ricerca storica, attraverso il carteggio tra Verdi e le più illustri figure del risorgimento italiano, ha portato gli artisti alla scelta di partire dal salotto di Claretta Maffei come nucleo centrale dello spettacolo.

Lo spettacolo, ambientato a cavallo dei moti milanesi del 1848, vuole far emergere la personalità e il rapporto con l’arte di Giuseppe Verdi attraverso la narrazione di un periodo circoscritto della vita del Maestro.
Presentato a Clara Maffei nel 1842 Verdi si ritrova, a ridosso del ’48, a frequentare il salotto più importante del risorgimento italiano. In casa Maffei, dove è ambientata tutta la pièce,il musicista che, pur essendo legato alla cantante lirica Giuseppina Strepponi, nutre una particolare attenzione  per la padrona di casa, conosce il letterato e politico Carlo Tenca che prova a convincerlo a scrivere un’opera esplicitamente patriottica. Sotto gli occhi del pittore Hayez che li ritrae mentre conversa con loro, Verdi – insieme a Carlo che lo adula e lo vorrebbe far diventare il simbolo della rivoluzione, e Claretta che lo affascina e lo provoca – affronta (accompagnato dalla visione di “fantasmi” che cantano le sue arie) un nodo centrale della sua produzione: il rapporto fra l’arte e la vita.