martedì 30 aprile e mercoledì 1 maggio
LA TORRE D’AVORIO
di Ronald Harwood
traduzione di Masolino D’Amico
con Luca Zingaretti, Massimo De Francovich e con Peppino Mazzotta, Gianluigi Fogacci, Elena Arvigo,
Caterina Gramaglia
regia Luca Zingaretti
scene Andrè Benaim
costumi Chiara Ferrantini
luci Pasquale Mari
produzione Zocotoco S.r.l.
Berlino 1946. Si processano coloro che hanno collaborato con i nazisti. Viene convocato il più illustre esponente dell’alta cultura tedesca, il direttore d’orchestra Wilhelm Furtwängler. Furtwängler era riuscito a non prendere mai la tessera del partito. Ma nel buio periodo dell’esodo di molti illustri intellettuali che avevano preferito trasferirsi all’estero piuttosto che continuare a lavorare in condizioni opprimenti, era rimasto in patria, e aveva svolto la sua attività in condizioni privilegiate. Aveva scelto di tenere accesa la fiaccola dell’arte e della cultura, convinto che questa non abbia connotazione politica; aveva sfruttato il suo prestigio per aiutare, all’occorrenza, persone perseguitate o emarginate. Ma ecco ora che i vincitori vogliono vederci chiaro, e, se possibile, far crollare anche questo superstite mito della superiorità germanica. Consapevoli del fascino che il grande artista potrebbe esercitare, affidano l’indagine al maggiore Arnold, dell’esercito americano, venditore di polizze assicurative nella vita civile, quindi molto sospettoso nei confronti del prossimo, un everyman grezzo che disprezza le sdolcinatezze, che malsopporta la musica classica e la cultura in generale. Sarà un duello senza esclusione di colpi.
Ronald Harwood è uno dei maggiori drammaturghi viventi. Nato a Città del Capo nel 1934, si trasferisce a Londra nel 1951. Inizia a lavorare come attore e assistente alla regia in una compagnia shakespeariana. Poi inizia a scrivere: romanzi, commedie, sceneggiature. Il suo Servo di scena è rappresentato in tutto il mondo. Come sceneggiatore cinematografico ha vinto il premio Oscar per Il pianista di Roman Polanski. E’ stato presidente della Royal Society of Literature e dell’ International Pen Club.
Con questo perfetto esempio di well made play, di commedia ben fatta, Harwood si inserisce a pieno titolo nella migliore drammaturgia inglese della seconda metà del Novecento, che – da Pinter a Osborne, da Stoppard a Ayckbourn – ha sempre continuato, pur in una continua innovazione dei contenuti, a scrivere copioni per attori formati alla scuola tradizionale, da rappresentarsi in spazi teatrali convenzionali davanti ad un pubblico che, oltre ad essere sollecitato alla riflessione ed alla conoscenza, deve anche essere intrattenuto.
Luca Zingaretti frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e, nei primi anni ’80, esordisce a teatro. Lavora con registi come Ronconi (è fra i protagonisti de Gli ultimi giorni dell’umanità, spettacolo-cult del regista), Stein, Loy, Sequi . L’esordio nel cinema è con Gli occhiali d’oro (Giuliano Montaldo, 1987). Negli anni successivi si impone come uno dei più validi giovani interpreti di cinema, tv e teatro. Nel 1999 interpreta il commissario Montalbano nell’omonima serie tv, ruolo che lo proietta nel firmamento delle star nazionali.
Massimo De Francovich, dopo il diploma all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, lavora nella Compagnia dei Giovani diretta da Giorgio De Lullo. Lavora poi con Trionfo, Zeffirelli, Sciaccaluga, Patroni Griffi, Missiroli e tanti altri. E’ interprete di numerosi spettacoli diretti da Luca Ronconi, fra cui Gli ultimi giorni dell’umanità. Ha vinto diversi premi di teatro e cinema.