LA VEDOVA SOCRATE

venerdì 20 (ore 21) – domenica 22 novembre 2020 (ore 17 e ore 21)

Lella Costa in
LA VEDOVA SOCRATE
di Franca Valeri

liberamente ispirato a “La morte di Socrate” di Friedrich Dürrenmatt
per gentile concessione di Diogenes Verlag AG
regia Stefania Bonfadelli
produzione Centro Teatrale Bresciano
progetto a cura di Mismaonda

Un passaggio di testimone tra due signore della scena e della comicità: Lella Costa ha raccolto l’invito di Franca Valeri, formulato poco prima della sua recente scomparsa, a interpretare uno dei suoi più celebri testi.

Liberamente ispirato a La morte di Socrate di Dürrenmatt, il monologo è ambientato nella bottega di antiquariato di Santippe, la moglie del filosofo, descritta dagli storici come una delle donne più insopportabili dell’antichità.

«Mi incuriosiva l’idea di sfatare questa leggenda che Santippe fosse solo una specie di bisbetica – raccontava l’autrice –. Io ne faccio una moglie come tante, con una vita quotidiana piena di alti e bassi, una donna forte e intelligente che del marito vede anche i tanti difetti».

Santippe può finalmente esprimersi su ciò che è stato il suo matrimonio e su quello che le hanno fatto passare gli amici di Socrate, da Aristofane ad Alcibiade: dei buoni a nulla, tra i quali primeggia Platone, l’allievo prediletto che si è appropriato di tutte le idee di Socrate trascrivendole, seppur fedelmente, nei suoi Dialoghi. Santippe non riesce a darsi pace e così lo riduce a uno sfruttatore di parole altrui e si mette in testa di chiedergli pure i diritti d’autore…

Ne nasce un racconto ironico e acuminato, tanto che Santippe deciderà di scrivere lei stessa un dialogo: ne saranno protagoniste le donne. Non occorre indagare la vera natura del proprio uomo, bisogna accettarlo così com’è, da vivo e da morto; d’altronde, «la morte di un marito è un così grande dolore che nessuna donna ci rinuncerebbe».

Franca Valeri, scomparsa a 100 anni lo scorso mese di agosto, è stata protagonista di primo piano della cultura italiana degli ultimi 70 anni. Indimenticabile attrice di teatro, radio, cinema e televisione, è autrice di testi – come appunto La vedova Socrate – e di personaggi – come la Signora Cecioni o la Signorina Snob – che hanno fatto la storia dello spettacolo nazionale. Ha sempre sostenuto che “la comicità non è un dono di natura, è un lavoro del cervello”. Alcuni anni fa è stata ospite dell’Asioli con Non tutto è risolto, una delle sue ultime apparizioni in scena.

Per Franca Valeri