giovedì 10 gennaio 2013 – ore 21
MADAMA BUTTERFLY
opera in tre atti di Giacomo Puccini
su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
regia Paolo Panizza
produzione Opera Futura
Ingresso euro 30 – 26 – 23 – (prevendita dal 5 novembre)
La celeberrima “tragedia giapponese” non ebbe fortuna al debutto (Teatro alla Scala, 1904): scrive la sorella di Puccini che “siamo arrivati in fondo non so come. Il secondo atto non l’ho sentito affatto e, prima che l’opera finisse, siamo scappati dal teatro”. Ma già tre mesi dopo la prima, e dopo attenta revisione, riscuoteva quel successo che continua tuttora sui palcoscenici di tutto il mondo. Questo allestimento è curato dal medesimo staff artistico che lo scorso anno ha presentato all’Asioli L’elisir d’amore.
Trama
Sbarcato a Nagasaki, Pinkerton , ufficiale della marina degli Stati Uniti, per vanità e spirito d’avventura si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con una geisha quindicenne di nome Cio-Cio-San, termine giapponese che significa Madama Farfalla, in inglese Butterfly. Pinkerton acquisisce così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese e così ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell’amato.
Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, ma non da solo: accompagnato da una giovane donna, da lui sposata regolarmente negli Stati Uniti, è venuto a prendersi il bambino, della cui esistenza è stato messo al corrente dal console Sharpless, per portarlo con sé in patria ed educarlo secondo gli usi occidentali. Soltanto di fronte all’evidenza dei fatti Butterfly comprende: la sua grande illusione, la felicità sognata accanto all’uomo amato, è svanita del tutto. Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore; dopo aver abbracciato disperatamente il figlio, si uccide con un coltello donatole dal padre.