UNA GIORNATA PARTICOLARE

Una giornata particolare -Giulio Scarpati

SABATO 16 – DOMENICA 17 APRILE 2016

Giulio Scarpati e Valeria Solarino

in

UNA GIORNATA PARTICOLARE

autori dell’opera originaria Ettore Scola, Ruggero Maccari
adattamento teatrale Gigliola Fantoni

con
TONI FORNARI
e
GUGLIELMO POGGI ANNA FERRAIOLI
ELISABETTA MIRRA PAOLO MINNIELLI

scena LUIGI FERRIGNO costumi MARIANNA CARBONE
luci RAFFAELE PERIN video e suoni MARCO SCHIAVONI
regia NORA VENTURINI

produzione Compagnia Gli Ipocriti

Lo spettacolo è dedicato al Maestro Ettore Scola, grande regista e sceneggiatore

A ben guardarla, la sceneggiatura di Scola e Maccari nasconde una commedia perfetta. Unità di tempo, unità di luogo. Fuori il mondo, la Storia, di cui ci arriva l’eco dalla radio. Un grande evento che fa da sfondo a due piccole storie personali, in una giornata che sarà particolare per tutti: per Gabriele, per Antonietta, per la sua famiglia che si reca alla parata, per gli Italiani che festeggiano l’incontro tra Mussolini e Hitler, senza sapere quanto fatale sarà per i destini del Paese. Dentro due personaggi che, grazie al loro incontro, cambiano, si trasformano sotto i nostri occhi, scoprono una parte nuova di se stessi, modificano il loro sguardo sulla realtà che li circonda. Antonietta, asservita ai figli e al marito, grazie a Gabriele mette in discussione le sue certezze sul regime, inizia a dubitare sulle verità propagandate dal fascismo, acquista maggiore rispetto di sé stessa, assapora un modo diverso di stare con un uomo. Gabriele, omosessuale licenziato dalla Radio e in procinto di essere spedito al confino, costretto tutta la vita a fingere e a nascondersi, con Antonietta finalmente si sente libero, esce allo scoperto, per la prima volta si sente accettato, apprezzato e amato per quello che è. Ignorante e sottomessa lei, colto e raffinato lui, apparentemente diversissimi, si sentono, si annusano, si riconoscono. Sono due umiliati, due calpestati, sono due ultimi. Nel giorno del ballo, sono le due Cenerentole rimaste a casa. E la loro storia è la storia, purtroppo sempre attuale, di coloro che non hanno voce, spazio, rispetto, e sui destini dei quali cammina con passo marziale la Storia con la S maiuscola