Verità spessa mascherate dall’abitudine
Karl e Robert sono due artisti in pensione. Sono anche due fratelli, in pensione. Karl era un giocoliere, Robert un attore. I due si vedono due volte a setimana; il martedì Robert va da Karl, il giovedì Karl va da Robert.
Lo spettacolo si divide dunque in due atti; il primo nel salotto di Karl, il secondo nel salotto di Robert. E qui sussiste la prima novità dell’opera; la distanza fra il pubblico e i due attori viene annullata, gli spettatori non si siedono in platea, ma nella sala del ridotto al piano superiore del teatro, come se fossero in salotto assieme a loro. Finito il primo atto, si ci sposta tutti sul palcoscenico, a sipario chiuso, nel soggiorno di Robert.
L’altra novità è nel metodo narrativo, che consiste nei monologhi di entrambi prima dell’arrivo dell’altro e nei sucessivi dialoghi fra i due, il tutto acompagnato da gesti e azioni quotidiani, come il mettersi i calzini e il riordinare la stanza. Nel primo atto il protagonista è Karl, che introduce il terzo personaggio, un personaggio fittizio, che non entrerà mai in scena. Si tratta di sua moglie Mathilde che, inspiegabilmente, alla sua morte ha lasciato la “casa del week-end”, suo unico possedimento, a Robert. Tale è il principale motivo di rancore taciuto da parte di Karl, mentre quello di Robert riguarda i maggiori successi del fratello in ambito artistico.
Uniche note critiche vanno ai tempi recitativi e all’inesistenza di vere e proprie scene d’azione; uno spettacolo interamente costruito sul monologo e in minima parte sul dialogo, senza scene “più leggere” che permettano allo spettatore di rilassarsi. Ciò non toglie la recitazione ad altissimo livello di Sandro Lombardi e Massimo Verdastro capaci di dar credibilità alle scene e ai dialoghi, senza mai lasciar venir meno l’illusione scenica.
Nell’insieme, l’opera si presenta ricca di spunti e riflessioni che interessano il quotidiano, rivelandone verità spesso mascherate dall’abitudine. Un esempio sono le visite vicendevoli dei protagonisti; nonostante i due ripetano più volte fra sè e sè di odiare il martedì e il giovedì, di non voler vedere il fratello, si incontrano lo stesso, per permettere al loro rapporto di sopravvivere.
Eva Di Donna, Sergio Lodi, Marta Davoli, Matteo Pascucci